Dove andare in vacanza in Sardegna in inverno o comunque al di fuori della classica finestra temporale estiva? Oggi andiamo a scoprire un angolo incontaminato di Sardegna. Un luogo al di fuori delle rotte del turismo di massa, dove natura e cultura si incontrano all’interno di un fruttuoso dialogo millenario.
Stiamo parlando del Sarcidano, nella provincia del Sud Sardegna, tra il Campidanese e la Barbagia. Il Sarcidano, terra di cavalli selvatici e nuraghe, di antichi vitigni ed altipiani. Terra di sugherete, d’acqua e di pietra, terra godibile 365 giorni l’anno. Grazie ad una variegata proposta, che unisce archeologia, enogastronomia, escursioni naturalistiche e offerta museale.
Quelli che seguono sono alcuni consigli per piccoli tour ed itinerari di viaggio da fare in inverno come in estate, autunno o primavera. Ci serviva un punto di partenza, meglio se fornito da qualcuno che avesse uno sguardo dall’interno.
Per stilare questo memorandum ci siamo avvalsi del prezioso aiuto dei ragazzi di Olianas. A Gergei gestiscono Tenuta Olianas, azienda vitivinicola incentrata sul recupero di antichi vitigni, nel rispetto costante per la biodiversità.
La Sardegna magica di Gergei e Barumini
Il nostro itinerario parte da Gergei, nel Sud Sardegna, confinante con altri borghi autentici come Barumini, Escolca, Gesturi, Isili, Mandas e Serri. Qui a Gergei, in località Porruddu, Olianas produce Cannonau, Vermentino, Perdixi – vini biologici che esprimono tutta l’eleganza di un territorio in cui l’ambiente agricolo è in costante dialogo con l’ambiente naturale.
Su Nuraxi
Pochi sanno che proprio da queste parti, a Barumini, si trova il più importante complesso nuragico dell’intera Sardegna. Su Nuraxi, il Nuraghe con la -N maiuscola! Un villaggio nuragico che conserva i segreti di oltre 3.500 anni di storia, con una struttura centrale alta oltre 18 metri costruita interamente in blocchi di basalto. Un ambiente dalle funzioni sociali, che serviva da ritrovo e protezione (come una moderna galleria), ma che aveva anche funzioni religiose e di vedetta. Dopo l’introduzione guidata a Su Nuraxi, la visita prosegue al Polo Museale Casa Zapata – antica dimora dei marchesi di Aragona, e al Centro Giovanni Lilliu.
I Cavallini della Giara
La Giara di Gesturi passa attraverso i comuni di Tuili, Gesturi, Setzu e Genoni.
Qui, nel Sarcidano, c’è un cavallo che vive allo stato brado: stiamo parlando dei cavallini della Giara. Questi equini di piccole dimensioni vivono nell’isola allo stato naturale sin dal Medioevo, quando vi furono introdotti. I giarini, con il loro pelo lungo, la coda folta e lo zoccolo a tre dita, sono tra gli ultimi cavalli selvatici d’Europa. Per vederli è possibile prendere parte ad apposite escursioni nel Parco della Giara di Gesturi, “Sa Jara Manna”. Un altopiano che offre scorci e atmosfere praticamente intatte da 200 milioni di anni.
Tipico e locale: le ricette e i piatti di questa parte di Sardegna
Per concludere il nostro piccolo viaggio andiamo a vedere cosa mangiare nel Sud Sardegna. Mettiamo subito in chiaro che queste sono le zone dove mangiare il porceddu in Sardegna. Sicuramente poi qui merita la pasta fatta in casa, i malloreddus, gli gnocchetti sardi, ed i culurgiones d, i ‘tortelli sardi’, la sfoglia sottile ripiena di patata, formaggio, aglio e menta. Oltre al porceddu avvolto nelle foglie di mirto e cotto a bassa temperatura sottoterra, tra i secondi da provare ci sono quelli a base di cinghiale, come il cinghiale alla montagnina di Barumini.
Moltissimi i dolci tipici – papassine, cascà, bomboloni, amarettus, seadas – da mangiare durante specifiche festività o tutto l’anno.
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