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Di Toscana ed altre storie: un pranzo a Firenze a La Beppa Fioraia

In trasferta, vado a trovare il parentado. Seduti in un piccolo ristorante di Firenze, non proprio in centro, bensì a 10 minuti dal Piazzale Michelangelo. Ha un nome particolare, la Beppa Fioraia, deriva da una vecchia leggenda di una signora fiorentina che commerciava fiori…

Ristorante la Beppa Fioraia a Firenze: gli antipasti, le coccole e il gran tagliere

L’interno è stretto ma carino (ma ci voglio tornare nella bella stagione), con sedie di legno colorate una diversa dall’altra, libri di cucina e bottiglie di vino locale sparse tra le numerose mensole. Piatto consigliato? Cominciamo con il gran tagliere. Da cosa è composto? Coccole, pappa al pomodoro, sformatino di melanzane, ribollita, formaggi vari tra cui pecorino, burrata, poi marmellata di cipolle, crostini al pomodoro e origano, crostini ai fegatini, noci e per finire non potevano mancare affettati vari, tra cui spiccano finocchiona e prosciutto crudo locale.

Lo premetto, tutto ottimo, non c’è che dire… ma l’orgoglio made in kalabria si fa sentire: “la marmellata di cipolle, tu, cuoco toscano, l’hai fatta con le cipolle di Tropea!!!” .
Se non sapete cos’è tale delizia vi invito ad assaggiarla, ma non svelerò la ricetta nemmeno sotto tortura, le massaie tropeane la custodiscono e la svelano solo ai prossimi congiunti (ed alle emerite sconosciute come me, se devono affrontare 10 ore di viaggio in treno…). Sappiate, però, che la marmellata è ottima con l’asiago, che proprio un formaggio mediterraneo non è.

Toh, cuoco toscano, cosa scopro? Che le coccole altro non sono che le zeppole! Si tratta cioè di pasta di pane fritta, che noi calabresi, a Natale, per farci male, prepariamo aggiungendo all’interno delle alici sott’olio.

La cucina della Beppa Fioraia

La ribollita? Beh, quella non l’ho apprezzata, in Calabria la usiamo quando stiamo male di stomaco, pane bollito con parmigiano grattugiato, prezzemolo e olio. Però la bolliamo una volta sola (che non sprechiamo gas!). La burrata? Ma da quand’è che è Toscana?… però devo dire che buona lo stesso. Tanto di cappello per la finocchiona (la sopprezzhata calabra è un’altra cosa).

Il pecorino è come il nostro, il tortino di melanzane è siculo- calabrese, e le noci… non so da dove arrivino, ma sono buone con pere e formaggio. I crostini con i fegatini, però, sono buonissimi e fiorentini. Il trucco è mettere il patè in una terrina per fonduta e lasciare che la fiamma di una candela lo mantenga tiepido. Da spalmare sul pane toscano senza sale, alla fine trovi che è più buono così, sciocco, come si dice sa queste parti.

Ok, abbiamo finito di mangiare. Probabilmente ci saranno molte altre prelibatezze toscane simili alla cucina del sud, ma mi serbo di scoprirle piano, piano, c’è tempo. Intanto Toscana – Calabria 1 a 1. E’ arrivato il conto… io sono ospite… non pago… qui come si usa?

La Beppa Fioraia
via dell’erta canina 6R, Firenze
tel 055 23 47 681
aperto tutti i giorni anche a pranzo
www.labeppafioraia.it

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