Per esigenze di salute, tornare in forma fisicamente o provare a perdere peso, molte persone negli ultimi anni stanno provando ad assumere diete povere di carboidrati che, come suggerisce il nome, implicano la limitazione o la totale eliminazione dei carboidrati dall’alimentazione quotidiana, quest’ultima nei casi più severi. Di tipologie ne esistono tante e hanno in comune la capacità di indurre il corpo a utilizzare i grassi come principale fonte di energia, al posto dei carboidrati. Infatti, quando si dispone di pochi carboidrati, il corpo tende a ricercare un’alternativa per ottenere energia. Insieme alle proteine e ai carboidrati, i grassi appartengono ai tre macronutrienti principali per il corpo umano.
A essere ridotti o eliminati nelle diete a basso o zero tasso di carboidrati sono zuccheri semplici, come glucosio e saccarosio; e carboidrati complessi come quelli presenti in pane, pasta, riso, patate e cereali. Vengono invece incrementati, come già detto, i grassi ma anche le proteine.
Differenze e analogie tra le diete low carb
Per capire come iniziare una dieta chetogenica non bisogna affidarsi al web o ai pareri di chi magari ne ha già iniziata una, questo è importantissimo sottolinearlo, ma solo parlare con professionisti che conoscano davvero le conseguenze che scegliere una dieta con pochi o zero carboidrati piuttosto di un’altra possa comportare. Con la salute non si scherza, e solo chi lavora nel campo sa cucire su misura una dieta in grado di soddisfare le esigenze emerse, che sono prettamente individuali.
Mettersi nelle mani di un esperto potrà indirizzare verso la dieta povera di carboidrati che fa al caso vostro, informandovi su tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso. Perché anche se apparentemente potrebbero sembrare questi regimi alimentari, per quanto presentino caratteristiche simili, sotto altri aspetti si distinguono gli uni dagli altri.
Dieta Atkins e Paleo a confronto
Basta prendere in considerazione la dieta Atkins e la dieta Paleo: entrambe riducono l’apporto di carboidrati nella dieta ma seguono obiettivi diversi. La dieta Atkins mira a far perdere peso corporeo e a gestirlo, mentre la dieta Paleo segue un approccio più ampio che promuove la salute generale di chi sceglie di intraprenderla. Quest’ultima limita l’apporto di carboidrati ma non in maniera rigorosa come la dieta Atkins che, soprattutto nella sua fase iniziale detta “di induzione” vede un consumo di carboidrati pari a meno di 20-25 grammi al giorno, per poi man mano reintegrarli gradualmente. La dieta Paleo, di contro, si concentra su alimenti non processati e naturali, escludendo cereali e latticini, molto simili a quelli che un tempo venivano consumati dai nostri antenati, da qui il nome. Questi invece possono essere presenti nella dieta Atkins che non esclude gli alimenti processati, tendendo a favorire alimenti ricchi di proteine e grassi seppur a basso contenuto di carboidrati.
Altre diete a basso contenuto di carboidrati
Molto simile alla fase di induzione della dieta Atkins c’è la dieta chetogenica, progettata per indurre uno stato metabolico chiamato “chetosi” in cui il corpo brucia i grassi come principale fonte di energia al posto dei carboidrati ed è utilizzata solitamente per far perdere peso e gestire i livelli di zuccheri nel sangue, o anche per fini terapeutici. In questo sito specializzato in dieta chetogenica viene spiegato come sia caratterizzata da un’estrema limitazione dei carboidrati, di solito a meno del 5-10% delle calorie totali giornaliere, con un massimo di circa 20-50 grammi di carboidrati al giorno. Oltre alla promozione di un alto consumo di grassi, c’è anche quello moderato di proteine. Tra gli alimenti consumati ci sono carne, pesce, uova, formaggio, noci, semi, oli sani e verdure con basso contenuto di carboidrati. Assolutamente vietati pane, riso, patate, zucchero e dolci.
Rispetto alla chetogenica, la Atkins prevede una fase iniziale molto restrittiva in termini di carboidrati, che poi però vengono reintrodotti gradualmente, mentre la dieta chetogenica si mantiene sempre piuttosto stabile, con limitazione continua di carboidrati per indurre la chetosi. Differenza principale tra le due è il modo in cui vengono gestiti.
Tra le altre diete povere di carboidrati, ispirate alle abitudini alimentari dei paesi mediterranei come Italia, Spagna, Grecia e sud della Francia c’è proprio la dieta mediterranea, ottimale per ridurre malattie cardiovascolari e altre condizioni croniche, basata sul consumo di alimenti a base di vegetali quali frutta, verdura, legumi, noci, semi e cereali (tutti con nutrienti essenziali e antiossidanti), olio d’oliva extravergine (principale fonte di grassi e impiegato come condimento per molti piatti), pesce e proteine magre ricavate da salmone e tonno.