Con i primi caldi iniziano a spuntare anche i primi funghi, i primi solitamente a fare capolino sono i pioppini (Agrocybe aegerita), con un profumo persistente e avvolgente. Si trovano solitamente in ciuffi di 4/8 funghi una sorta di famigliola il loro colore bruno con venature ambrate li rende assolutamente riconoscibili.
Si iniziano a raccogliere verso i primi di aprile solitamente o comunque dopo i primi caldi, sino alla meta di ottobre. Sono funghi eccellenti da utilizzare per condire riso o pasta o come contorno di piatti a base di carne (arrosti). Di facile e veloce cottura il loro sapore avvolgente e persistente al palato evoca il sottobosco, foglie di erba fresca e secca assieme, gusti complessi ma assolutamente unici a loro modo.
Solitamente il pioppino è un fungo che troviamo alla base di alberi vivi o caduti ma soprattutto che siano posizionati ai margini di ruscelli o canaline di campi, anche se non è raro trovarli in mezzo al prato se le condizioni climatiche lo permettono. La loro fragranza è facile da percepire anche a notevoli distanze.
Personalmente ho moltissimi bei ricordi famigliari legati alla raccolta di questi e altri funghi, come ad esempio i funghi del pino, un’altra prelibatezza poco conosciuta. Ma queste menzionate sono solo due delle numerose tipologie di funghi commestibili.
La raccolta è un momento di vita e condivisione unico all’interno della famiglia, dove si insegna ai propri figli il significato del rispetto per la natura che l’uomo deve avere.
Mi preme ricordare che chiunque volesse passare una giornata a raccogliere funghi, per nessuna ragione deve farlo se non è certo della loro natura. Quando non si è troppo convinti facciamo controllare il nostro raccolto a chi e più esperto di noi.. e buon raccolto a tutti!
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