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Semplice e sano: il menu dei cardinali riuniti in conclave

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Il mondo intero in queste ore guarda con grande interesse al Vaticano e più precisamente ai cardinali rinchiusi nella Cappella Sistina per scegliere il prossimo papa. A noi di Tumangia.it ci interessa in particolar modo un aspetto: quale è il menu dei cardinali riuniti in conclave?

Propro in questi minuti fervono i preparativi per la cena, che andrà in scena alle ore 19. Nessun pasto luculliano per il menu dei cardinali, stando alle indicazioni giunte dalla cena di ieri sarà servito cibo semplice ma sano. Ai fornelli ci sono le suore della Casa di Santa Marta, il luogo dove risiedono i porporati.

Nel menu dei cardinali, stando alle indicazioni del Corriere della Sera “ci sono piatti di minestra, spaghetti, piccoli spiedini di carne e verdure bollite”. Cibo normale insomma, cucina casalinga, per non distogliere – con preparazioni memorabili, i cardinali dal loro compito principale. Con un’unica eccezione: tutti possono bere vino e fumare.

I “principi della Chiesa” hanno ormai tenuto già tre scrutini, mentre ieri due attiviste del gruppo ucraino Femen hanno manifestato il loro dissenso all’intera operazione, denudandosi in Piazza San Pietro e mostrando la scritta ‘mai più Papa’ sui loro corpi.

In attesa della quarta fumata, per stasera si suppone di trovare ancor più sobrietà nel menu dei papabili. Nei giorni precedenti il conclave, il cardinale canadese Thomas Christopher Collins è stato visto aggirarsi in una vecchia trattoria romana. “Fammi un bel piatto di carbonara”, ha chiesto al cameriere, “perché dopo il terzo giorno di conclave, se non abbiamo eletto un papa, ci daranno pane secco e acqua.”

Nel frattempo si sollevano da ogni parte proteste in Italia da parte della società civile che si schiera a difesa dell’ateismo. Secondo la revisione dei Patti Lateranensi voluta da Benito Mussolini, è lo stato italiano ad accollarsi la gran parte delle spese necessarie per il conclave. Medici, suore, infermiere, ascensoristi, portantini, fuochieri, guardie svizzere e chi più ne ha più ne metta…

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