Ovaio Policistico Dieta
Qual è la dieta corretta per l’ovaio policistico? Questa patologia colpisce le ovaie nell’apparato riproduttore della donna. Ma si tratta di un disturbo complesso, che si dirama in più fattori ed investe anche gli aspetti della nutrizione.
Nonostante sia ad oggi una patologia riconosciuta, la ricerca scientifica sull’ovaio policistico è ancora in corso. Il disturbo è infatti associato ad un’ovulazione incompleta, e nei casi più gravi può condurre ad infertilità. Le ovaie lavorano ugualmente, ma senza un fine specifico. Sono colpite dalla formazioni di cisti – follicoli non maturi che stanno subendo una metamorfosi. Tutto questo processo crea un effetto domino devastante con conseguente iper-produzione degli ormoni androgeni.
La sindrome dell’ovaio policistico viene associata maggiormente a fattori quali obesità, eredità e resistenza all’insulina. Per questa ragione molti medici pensano che un’alimentazione corretta possa aiutare ad ovviare il problema.
Dieta per Ovaio Policistico: è necessaria?
L’obesità è un fattore di rischio connesso a cattive abitudini alimentari. Il peso in eccesso può portare all’insulino-resistenza e viceversa. L’insulina è un ormone che lavora anche sull’accumulo dei grassi – le sue concentrazioni possono favorire l’aumento di peso. Una volta compreso questo concetto, la domanda sorge spontanea: una dieta ovaio policistico è necessaria? I nutrizionisti consigliano un regime alimentare a basso indice glicemico e basso apporto energetico. Le motivazioni sono le seguenti:
- In caso di sovrappeso la dieta per ovaio policistico dovrà avere un equilibrio che si basa sull’apporto di calorie per dimagrire almeno 3 chilogrammi ogni mese. Per questo motivo bisognerebbe assumere il 70% dell’energia richiesta per mantenere il peso corretto.
- È necessario anche un equilibrio sotto il piano nutrizionale con lipidi – acidi grassi saturi e acidi essenziali con una quantità di proteine che varia a seconda del soggetto (sesso di appartenenza – composizione corporea e età). Si deve aggiungere un 30% con apporto di origine animale e poi carboidrati sempre in maniera equilibrata.
A tutto questo una dieta per l’ovaio policistico dovrà prevedere anche i glucidi semplici con una percentuale sino al 16% calcolando l’energia totale. Non deve mancare la fibra alimentare con 30 grammi al giorno e un buon contenuto di colesterolo buono.
Nel momento in cui si conferma una dieta equilibrata, i pasti devono essere suddivisi in 6 al giorno al fine di coprire tutti gli orari e ottenere un carico glicemico basso.
Come per ogni dieta è necessario associare un’attività sportiva continuativa – anche leggera – nonché uno stile di vita sano eliminando fumo, alcool e junk food. Alcuni pazienti si chiedono se esista un integratore che possa aiutare nel raggiungimento degli obiettivi, ma in questo caso sono sconsigliati e non ci sono formulazioni atte a questa patologia e dieta corrispondente.
Alimentazione ovaio policistico: cosa mangiare?
Ma che cosa mangiare in concreto? L’alimentazione per l’ovaio policistico non è facile da mettere in pratica perché capita che ci si nutra con diete che apportano la giusta dose di calorie ma non forniscono tutti i nutrienti che sono necessari all’organismo.
Da questa situazione, i sintomi ovaio policistico diventano ancora più massivi con innalzamento dello zucchero nel sangue – male alla testa – nausea e voglia continua di zuccheri sotto ogni forma.
Gli studi che sono stati svolti in questi anni hanno portato ad una conferma: tutte le donne che adottano uno stile di vita sano con alimentazione equilibrata hanno subito un miglioramento nei livelli di insulina – colesterolo – glucosio e così via.
L’alimentazione ovaio policistico deve quindi comprendere:
- Carboidrati
Non sono i carboidrati golosi – quelli di cui si parla in questo articolo, come pasta e pizza. Anche i carboidrati di latte, legumi, verdura e frutta. Si deve pensare ad un complesso di fonti di energia buona.
Bisogna quindi orientarsi con l’indice glicemico, che è un indicatore molto importante per avere abitudini di alimentazione corrette. Ottimale per questo genere di dieta ovaio policistico sono i carboidrati integrali che non hanno avuto una lavorazione raffinata e sono la scelta migliore per una alimentazione sana. Perché? La loro resistenza all’insulina è risaputa, con rallentamento del glucosio nel sangue e il contrasto dei picchi di insulina. Non solo, perché nei carboidrati integrali si trovano anche fibre e antiossidanti, che vanno a combattere la degenerazione e invecchiamento delle cellule.
Un altro fattore da non sottovalutare è il loro apporto nutritivo e l’aumento della sazietà (essendo più lenti da digerire).
- Frutta
Anche in questo caso bisogna fare attenzione ad una selezione della frutta, perché non tutte le varietà sono indicate. È vero che arance, pesche, susine e banane sono fonti di vitamine, proteine, sali minerali e carboidrati. Ma sarebbe meglio optare per le mele, le fragole e tutti i frutti rossi. Evitare i succhi di frutta perché al loro interno ci sono gli zuccheri raffinati che innescano un processo non corretto e picchi di insulina.
- Verdure
Quali sono le verdure da prediligere in caso di ovaio policistico? Anche loro ricche di vitamine, sali minerali e carboidrati essenziali, tra le verdure meglio scegliere fagiolini – zucchini – broccoli – peperoni e spinaci ricchi anche di fibre.
- Legumi
Non possono mancare nell’alimentazione ovaio policistico piselli, lenticchie e fagioli che hanno un ricco apporto di vitamine, ferro e proteine.
- Caffè e Té
Anche se è quasi impensabile 2 caffè al giorno possono essere bevuti, meglio se decaffeinato e senza zucchero. Stesso discorso per il tè, prediligendo il the verde o il matcha, ricchi di proprietà antibatteriche e antinfiammatorie che stimolano il metabolismo.

Il parere del Nutrizionista per l’ovaio policistico
Una volta che si è compreso il concetto di dieta e corretta alimentazione è necessario fare un passo indietro. Quando si parla di una patologia del genere è imperativo che non venga svolta una dieta fai da te ma che ci si rivolga ad un professionista del settore ovvero un nutrizionista.
Per arrivare ad un risultato finale corretto per il proprio organismo si parte con uno studio del paziente e del suo stile di vita. Il secondo step è quello di fare delle variazioni/miglioramenti per poi andare a creare una tabella alimentare con dieta ovaio policistico.
Il piano di azione sono quindi dei punti determinanti per perdere peso e arrivare al controllo dei picchi di insulina dovuti dalla patologia. La figura del nutrizionista ovaio policistico è quindi fondamentale in questo frangente – e non solo.
Rivolgersi solo a professionisti del settore certificati che possano valutare il proprio stato di salute e, di conseguenza, redigere un piano d’azione opportuno.
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