Chi segue queste pagine sa quanto siamo attenti a riportarvi ogni notizia che proviene dal mondo scientifico e riguarda le applicazioni della capsaicina, il composto chimico presente nei peperoncini. Stando all’ultimo studio pubblicato sull’European Journal of Pain, la capsaicina riesce a sostituire egregiamente un farmaco come il Lyrica, molto in uso nelle terapie contro gli stati d’ansia, il dolore neuropatico, la fibromialgia e l’epilessia. La capsaicina offre sollievo dal dolore ed inoltre non presenta gli effetti collaterali del pregabalin (il ‘principio attivo’ del Lyrica), fra i quali si contano fenomeni come dolori muscolari improvvisi, debolezza fisica e mentale, ma anche stati febbrili.
Lo studio è stato condotto dal professor Maija Haanpää del Dipartimento di Neurochirurgia dell’Università di Helsinki ed ha coinvolto 559 adulti affetti da neuropatie. Il 55% di coloro che hanno avuto il trattamento con un cerotto di capsaicina all’8% hanno ottenuto un incremento del 30% del sollievo dal dolore rispetto a quelli che hanno usato pregabalin. Lo studio ha inoltre evidenziato la maggiore velocità del trattamento con la capsaicina, che ha cominciato ad agire dopo appena una settimana, mentre per il Lyrica ci sono voluti almeno 36 giorni.
La scoperta apre nuovi scenari applicativi per il peperoncino in ambito medico. La capsaicina molto presto diventerà importante nella terapia per attenuare il dolore che insorge nei pazienti afflitti da diabete, herpes zoster, stati infiammatori e cancro.
Download del pdf con lo studio completo
Capsaicin 8% patch versus oral pregabalin in patients with peripheral neuropathic pain (M. Haanpää1,*, G. Cruccu2, T.J. Nurmikko3, W.T. McBride4, A. Docu Axelarad5, A. Bosilkov6, C. Chambers7, E. Ernault8 andA.K. Abdulahad)
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