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La pianta dell’henné. Utilizzi terapeutici e consigli di coltivazione

pianta hennè

La Lawsonia intermis, più comunemente conosciuta come pianta dell’Henné (o henna), è un piccolo arbusto del deserto. Grazie alle proprietà rigeneranti e coloranti, l’utilizzo delle sue foglie per la cura e la colorazione dei capelli e della pelle è diventato di uso comune anche in occidente.

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Hennè: le innumerevoli proprietà terapeutiche della pianta

Le proprietà dell’henné non si riducono al solo uso estetico. Foglie, fiori e corteccia sono usati dalle popolazioni asiatiche e del medio oriente per alleviare e risolvere numerosi problemi. Con le foglie fresche pestate si ottiene un ottimo impacco, utile nel fermare emorragie e secrezioni della pelle, ma anche da applicare su ustioni cutanee, lividi e reumatismi. I semi invece, macinati ed uniti al ghi, il burro chiarificato usato nella cucina indiana, vengono somministrati in caso di dissenteria.
Inoltre, in caso di febbre da insolazione si utilizza un infuso di fiori di henna al quale viene aggiunto dell’aceto, creando così un impacco con cui tamponare la fronte.
Ma non finisce qui, il decotto di corteccia, usato con moderazione, previene l’ittero e l’ingrossamento del fegato.

Coltivazione della pianta dell’hennè

La pianta dell’hennè, la Lawsonia intermis si è sviluppata nella zona tropicale e sub-tropicale dell’India, ma grazie alla sua facile adattabilità può essere coltivata quasi ovunque nelle zone a clima mite e con le dovute accortezze, anche in casa!

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Semina della pianta dell’hennè

Nelle zone in cui la temperatura non scende quasi mai sotto i 15 gradi, il periodo di semina avviene nel mese di marzo. Sette/dieci kg di semi bastano a coprire un ettaro di terra. Verso la metà di febbraio i semi vanno preparati per la semina. Occorre metterli in una ciotola con dell’acqua, che andrà cambiata con frequenza, finché non saranno spuntati i primi germogli. Giunto questo momento, si provvederà a mettere i semi germogliati in vasetti con la terra sabbiosa, che poi verrà riposta sulla terra finale, preparata per le future piante di henné. A questo punto i semi andranno coperti con terra concimata ed innaffiati molto frequentemente. Più avanti, le piccole piantine di henna prediligeranno un ambiente con poca acqua, da aggiungere solo quando la terra sarà quasi secca, simulando cioè le condizioni climatiche delle zone desertiche.

Trapianto ed irrigazione dell’hennè

Dopo 3 o 4 mesi le piantine iniziano a raggiungere circa 30-40 cm di altezza. Questo è il momento di preparare il terreno in cui trapiantarle con dell’azoto, così da poterle disporre in file a 30-45 cm di distanza. Una volta impiantate l’irrigazione deve essere sporadica e a richiesta. Un’irrigazione frequente rischia di creare funghi e favorisce gli attacchi parassitari alla pianta. Le piccole piantine continueranno a crescere e, se ben radicate, produrranno fiori e foglie per circa sessant’anni.

HENNA+PLANT

Raccolto ed essiccazione dell’henne

Dopo tre anni le foglie di henné sono pronte per il primo raccolto. La fioritura e il periodo balsamico della pianta sono compresi nei mesi di aprile-maggio e di ottobre-novembre, permettendo così due momenti di raccolta durante l’anno. La raccolta delle foglie avviene tagliando i rami e potando le foglie mature alla base della pianta, poi raccolte in luogo d’ombra, fresco ed asciutto per procedere all’essiccazione dell’henne.

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