Eccomi a recensire un ristorante con i “controfiocchi”, inevitabilmente da provare per tutti coloro che sono amanti del pesce a Milano e del modo più corretto di prepararlo e cucinarlo.
Sto parlando di Langosteria 10 in via Savona 10, per l’appunto. Ma c’è anche il bistrot, piu piccolo in Viale Coni Zugna.
Partiamo dalla location. Via Savona se non lo sapete è una via di Milano molto lunga. Inizia stretta e si allarga portando un po’ un senso di desolazione. Il nostro ristorante invece è proprio nel primo tratto. Il più caratteristico. Su strada ha due vetrine e quando entri capisci subito che non si tratta del solito ristorante. Tutto è molto curato ed elegante. Ma non effettato. Magnifico il bancone del pesce che cattura il vostro sguardo e i tavolini che incorniciano lo spazio sapientemente arredato e corredato.
Se volete fare colpo, che sia un incontro d’amore o di lavoro, vi consiglio questo posto. Unico dettaglio: la qualità si paga, siatene consci! Anche se c’é sempre un menù a prezzo – diciamo, “calmierato”.
Io ho avuto la fortuna di cenare in compagnia di un caro amico, nonché grande chef-pasticcere. Con lui il percorso culinario è stato anche un confronto professionale.
Abbiamo cominciato con un plateaux di crudités composto da scampi, 5 varietà di ostriche (da mangiare rigorosamente seguendo il senso indicatovi) fasolari, cappesante e gamberoni rossi. A seguire un tris di tartare così composto: tonno, orata con capperi di Pantelleria e ricciola. Il tutto accompagnato da un assaggio di mostarda di limoni (sublime) e da una salsa creata emulsionando olio, sale, capperi e pomodori secchi tritati. La nota in più che ha ha dato un tono maggiore ad un piatto che già di per sé valeva la scelta.
Saltando il primo, siamo passati al secondo e abbiamo scelto una grigliata. Non aspettatevi la solita noiosa grigliata solitamente mezza bruciacchiata e con quel forte odore di griglia!
No, questa della Langosteria è un’esplosione di sapori delicati e di cotture perfette. Era così composta: scampi grandi già tagliati a metà, dovrete solo fare la fatica di estrarre la polpa delicata, gamberi rossi di Sicilia, moscardini spillo, e lui, per me il preferito, il King Crab, ovvero il granchio, strepitoso! In accompagnamento zucchine, melanzane alla griglia e un’ottima patata al cartoccio condita con una noce di burro e del timo fresco.
Ad innaffiare questo tripudio marino di pesce a Milano un buon vino bianco friulano con un giusto equilibrio tra note secche e morbide.
Infine il dolce, unica nota dolente, non all’altezza di tutto il resto. Buoni ma non eccezionali. Ma su questo ci stiamo lavorando.. ;)
Per tutte le info vi rimando al sito la cui sola visione vi ispirerà immediatamente una visita
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